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Parco dell'Etna



Itinerari


Burò

Itinerario di Burò Localizzato nel versante settentrionale dell'Etna, in territorio di Randazzo, il sentiero prende il nome dalla vicina grotta di scorrimento lavico, denominata Burò, caratterizzata dalla presenza di numerose colonie di pipistrelli. Il percorso, che ha inizio dall'area attrezzata posta nelle vicinanze, si snoda per oltre due chilometri e presenta un dislivello di 140 metri. Il paesaggio è caratterizzato dalle opere di trasformazione agraria come i terrazzamenti, le trazzere, i muretti a secco, le "casudde" in pietra e gli ovili, che rappresentano tipici elementi della civiltà contadina sulle pendici dell'Etna.
  • Lunghezza 2.050 m.
  • Escursione facile.

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Nel Parco un sentiero per tutti: Gurrida

Gurrida

Sentieri per tutti
Sentieri per tutti

Un suggestivo percorso fruibile anche dai disabili

La fruibilità degli spazi verdi anche per chi ha problemi fisici si pone come possibilità di svago e di recupero del contatto dell’uomo con la natura e della naturale potenzialità all’uso dei sensi.
E’ importante e prioritario far si che dove vi siano impedimenti derivanti da malformazioni o da menomazioni che abbiano limitato le facoltà motorie dell’individuo, si mettano in atto tutti gli interventi e si realizzino le necessarie strutture che consentano di aprire il campo della fruibilità a “tutti”.
In questa direzione si è mosso il Parco scegliendo di realizzare un sentiero percorribile da tutti: sia perché il valore del tempo libero è divenuto parte integrante del vivere umano, sia perché la possibilità di fruire la natura, goderne le bellezze e le peculiarità da parte di tutti darà sicuramente la sensazione di vivere appieno in parità con gli altri e ristabilire il contatto atavico con la natura.
Il sentiero “Gurrida”, inaugurato nella scorsa primavera, è localizzato nel versante nord-ovest dell’Etna. Quest’area costituisce un ambiente unico della particolarissima morfologia delle lave, e rappresenta un importante spartiacque tra il torrente della Saracena da un lato, e il fiume Alcantara dall’altro. Tra questi due corsi d’acqua, il torrente Flascio che alimenta il lago stagionale di contrada Gurrida.
Il lago ha carattere temporaneo in quanto si dissecca quasi del tutto durante il periodo estivo ad eccezione di un bacino artificiale realizzato a seguito di lavori di bonifica. L’area, allo stato odierno, è occupata in parte da vigneti e frutteti, il resto è interessato da formazioni prative e da vegetazione naturale igrofila e subigrofila. Il vigneto costituisce un’autentica rarità in quanto rappresenta l’unico esempio di vigneto che per buona parte del periodo autunnale ed invernale risulta completamente sommerso dalle acque.
Le particolari condizioni ambientali fanno sì che i migratori in transito lungo la rotta di svernamento ne approfittino per una sosta prima di riprende il lungo viaggio che li porterà nei caldi paesi africani.
Così in autunno arrivano le Anatre, le Folaghe, gli Aironi cenerini e gli Aironi rossi si fermano soprattutto lungo i canali di drenaggio per catturare i pesci e gli anfibi di cui si nutrono.
L’inverno e la primavera sono le stagioni nelle quali l’area si riempie letteralmente di animali. Pavoncelle, Beccaccini, Pivieri, Pettegole, Combattenti e Piovanelli, perlustrano senza sosta le aree ricoperte da pochi centimetri di acqua mentre stormi di anatre, tutte già in livrea nuziale volano da una parte all’altra del pantano alla ricerca di nuovi teneri germogli.
Percorrendo questo sentiero “tutti” possono ammirare immergersi in questo ambiente: all’inizio percorrendo una passerella in legno di castagno immersa nelle acque del lago stagionale, poi sull’argine del bacino artificiale e, dall’interno di due capanni appositamente realizzati ed attrezzati, ammirare e fotografare l’avifauna in parte descritta.
Con questa realizzazione il Parco dell’Etna è un Parco naturalmente per tutti.

  • Lunghezza 1.500 m.
  • Escursione facile

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Piano dell'Acqua - Monte Calanna

Piano dell'Acqua - Monte Calanna Il sentiero è localizzato nel versante orientale dell'Etna, a circa un chilometro da Piano dell'Acqua. E' raggiungibile salendo dall'abitato di Zafferana Etnea, seguendo le indicazioni che conducono al fronte della colata lavica 1991-93. L'aspetto prevalente è costituito dagli imponenti ammassi lavici dell'eruzione laterale, che consentono all'escursionista di vivere un paesaggio primordiale. Tra le lave dell'eruzione iniziata il 14 dicembre 1991 e conclusasi il 30 marzo del 1993, ha inizio il percorso. Ai margini del sentiero si notano ancora i segni del precedente paesaggio vegetale, costellato in basso da tipici frutteti, sostituiti in parte da piccoli isolotti (dagale) a prevalenza di ginestre. Rare le essenze arboree (esemplari di Roverella, Leccio, Frassino).
  • Lunghezza circa 1.110 m.
  • Escursione di media difficoltà

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Monte Nero degli Zappini

Monte Nero degli Zappini E' il primo Sentiero-Natura realizzato nel Parco. Inizia nei pressi del Grande Albergo e offre una sintesi di alcuni dei più interessanti ambienti naturali della zona: campi lavici antichi e recenti, hornitos, formazioni boschive naturali e artificiali.
  • Lunghezza circa 4 Km
  • Escursione facile.

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Monte Zoccolaro

Un ripido sentiero che dà la possibilità di ammirare i punti più importanti dell'evoluzione geologica del vulcano. Seguendo una traccia in forte pendenza e dopo avere attraversato dei meleti e incontrato dei grandi faggi, si giunge in cima a Monte Zoccolaro dove un panorama mozzafiato consente di osservare la Valle Del Bove e il percorso dell'ultima eruzione del 1991-93.
  • Lunghezza 2 Km AR
  • Escursione di media difficoltà grave.

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Pietracannone-Cubania

Pietracannone-Cubania Il percorso comincia dalle case di Pietracannone (m 1150) sulla strada Mareneve e si inerpica lungo una "trazzera" che conserva l'antico basolato lavico. Lungo questa mulattiera si trova una delle più belle "tacche della neve", una grande fossa rettangolare nella quale veniva conservata e pressata la neve che nel periodo estivo veniva poi portata con i muli nei centri etnei. Proseguendo la salita e dopo avere incontrato la colata del 1971, si raggiunge una pista forestale ed il rifugio Paternò Castello.
  • Lunghezza 4 Km circa AR
  • Escursione facile.

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Monti Sartorius

Il sentiero si sviluppa sul versante Nord-Est del Parco lungo la strada Mareneve e coniuga elementi geologici e botanici di grande rilievo al confine tra i boschi e le piante pioniere di alta quota: si va dalle betulle alle ginestre per offrire poi ai visitatori degli aspetti di eccezionale interesse geologico nell'area "bottoniera" dei Monti Sartorius (1865).
  • Lunghezza 4 Km circa AR
  • Escursione facile.

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Piano dei Grilli

Piano dei Grilli Percorrendo una strada basolata che si trova a monte di Bronte e attraversando un suggestivo tratto di lave cordate (pahoehoe), si giunge all'inizio del sentiero. Il primo tratto ècaratterizzato dalla presenza di ginestre a portamento arboreo seguite da un bosco di lecci e roverelle. La vista spazia con ampie vedute del versante Nord-Ovest dell'Etna punteggiato da conetti vulcanici di varie epoche e affascinanti angoli di natura ancora integri.
  • Lunghezza 12 Km circa
  • Escursione facile.

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Cisternazza Monte Spagnolo

Cisternazza Monte Spagnolo L'itinerario, che inizia in territorio di Randazzo, giunge sino alla zona di Monte Spagnolo dove è presente la più estesa faggeta dell'Etna. Lungo il percorso è possibile notare gli "hornitos" della colata del 1981 che, pur se di brevissima durata (solo sette giorni), causa della sua velocità e fluidità minacciò da vicino il paese di Randazzo.
  • Lunghezza 10 Km circa AR
  • Escursione facile.

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Piano Provenzana - Monte Nero

Piano Provenzana - Monte Nero Il percorso sul versante Nord Est del vulcano si snoda nelle zone immediatamente adiacenti Piano Provenzana e consente di apprezzare la bellezza della pineta e la forza prorompente di un vecchio complesso eruttivo.
Allingresso di Piano Provenzana, si diparte sulla destra una stradella che si addentra immediatamente allinterno di un bosco di Pino laricio. Dopo 1,2 km si entra in unampia radura al margine della quale si trova il rifugio di Monte Nero. Poco prima del rifugio si inizia a notare qualche esemplare di faggio, e qualche rara Roverella.
Proseguendo oltre la radura, sempre su evidente pista, si oltrepassa un canalone e si raggiunge il margine del bosco, che a questo punto è costituito in prevalenza da Faggi.
  • Lunghezza 4 Km circa
  • Escursione facile.

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Monte Gallo - Galvarina

Monte Gallo - Galvarina Il percorso sul versante Sud Ovest dellEtna consente una piacevole risalita da 1500 a 1900 metri di altezza lungo comode piste sterrate. Una escursione da apprezzare soprattutto quando, allapprossimarsi del tramonto, la luce scava ed evidenzia i tormentati canaloni del versante ovest.
Percorrendo la provinciale 92 Adrano - Monte San Leo si incontra, una deviazione segnalata per monte Intraleo. Su comoda strada carrozzabile, passando a fianco dellomonima Grotta Intraleo, non visibile però dalla strada, si aggira prima la base di monte Intraleo coperto da una folta pineta e ci si arresta quindi in un ampio slargo (piano Fiera) posto alla pendice orientale di monte Gallo. Si oltrepassa una sbarra forestale che impedisce laccesso agli autoveicoli, si prosegue per breve tratto e si volge a destra.
  • Lunghezza 11 Km
  • Difficoltà: media/facile

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Altri itinerari