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Dal Parco delle Madonie alle Americhe il lungo cammino della manna

(Petralia Sottana, 17 Ago 18) Il Parco delle Madonie è un paradiso verde che si estende per 160 chilometri quadrati nel versante nord-ovest della Sicilia a 90 km da Palermo. Qui si produce la manna. Che non piove solo dal cielo, come amano ripetere gli abitanti di Castelbuono e di Pollina centri principali della produzione.

La manna ha un'origine tutta terrena. Si tratta di dolcificante naturale che si ottiene dalla solidificazione della linfa che fuoriesce, durante la stagione estiva, dalle incisioni praticate sul fusto e sulle branche principali di alcune specie di frassino, coltivata solo in ristrette superfici del parco delle Madonie.

Adesso è arrivato il momento di farla conoscere in tutto il mondo. E, in questo senso, si sta adoperando il consorzio, nato nel dicembre del 2015 e presieduto dall'agronomo Vincenzo Barreca. Ne fanno parte quattro cooperative di produttori di manna (La 50, Oasi, Nuova Alba e Il Girasole) che vogliono rilanciare il prodotto e la produzione e dare informazioni. "Castelbuono e Pollina sono i territori di maggior produzione - spiega Barreca -. Gli unici paesi al mondo che puntano al rilancio della manna. Se ne produce una tonnellata e mezzo l'anno. Vogliamo far comprendere le proprietà, spiegarne l'utilizzo che può avere un risvolto anche nella cosmetica secondo gli studi fatti dall'Università di Palermo".

DOLCIFICANTE Ma, prima di tutto, la manna è un dolcificante. "Un po' calorica è, ma per il diabetico è meglio dello zucchero. Perché c'è il mannitolo che non è uno zucchero, ma alcool esavalente, incolore e inodore". La manna viene raccolta nelle ore più calde della giornata e messa ad asciugare in luoghi ben ventilati. All'ombra per le prime 24-36 ore e poi al sole in appositi ripiani di legno. Al riparo dalla pioggia e dall'umidità, rimane a seccare per una settimana fino a raggiungere il corretto livello di umidità. Dopodiché, viene conservata in contenitori adeguati in ambienti secchi e al buio per evitare le muffe. In pasticceria la manna può essere utilizzata per la preparazione di dolci, torte, biscotti. Permette di ridurre o sostituire tutti gli zuccheri aggiunti.

INDUSTRIA I costi sono elevatissimi. "Parliamo di circa 200 euro al chilo", spiega ancora Barreca. "Il formato cannolo è quello più apprezzato. Da qualche anno chi si è adoperato per promuoverla nel mondo è l'industria dolciaria Fiasconaro che è proprio di Castelbuono". Fiasconaro porta i suoi prodotti dappertutto e alla crema spalmabile al cioccolato ha affiancato un vasetto di crema di manna. Che oggi viene commercializzato e portato in tutte le ferie. Il pasticcere di famiglia, Nicola, l'ha anche messa sui panettoni e sui lievitati da forno. "Ha qualità incredibili e un sapore straordinario. Ed è il prodotto della nostra terra", ripetono i Fiasconaro. "Dobbiamo dare atto che loro hanno fatto una promozione importante", dice Barreca. "Ora attendiamo il raccolto del 2018. Le previsioni sono buone. Poi cercheremo di allargare i nostri orizzonti. Il consumatore finale la prende in erboristeria. I maggiori acquirenti sono quelli dell'industria alimentare e farmaceutica. I clienti migliori in Svizzera, Germania e Polonia, ma ora puntiamo con decisione anche agli Stati Uniti".

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